Dentro l’atelier: e.l.o.artdesign

Un atelier è un luogo creativo, ricco di idee ed abitato dalla fantasia. Non è necessariamente un luogo fisico: può essere un luogo spirituale, magico; può essere semplicemente la nostra testa quando pensa o quando produce nuove idee e progetti “artistici”.

studio-atelier e.l.o.artdesign

E’ un po’ quello che è accaduto ad e.l.o.artdesign, un’atelierista che si diverte a pensare, creare e giocare con l’arte. I laboratori creativi con i bambini e l’arte contemporanea, la ispirano quotidianamente. e.l.o. continua a cercare, incollare e ritagliare, perché la fantasia bussa in continuazione alla porta della sua testa.

Il collage è il suo mezzo comunicativo preferito. Dopo varie sperimentazioni di tecniche artistiche differenti, e.l.o. sceglie forbici e colla per esprimersi al meglio. Solo in questo modo riesce a trasmettere un messaggio ed il suo amore per l’arte.

e.l.o, “Allo specchio”, collage e pittura su tela, agosto 2020

Ma come avviene la creazione di “un’opera”? Semplice. Basta girare mercatini delle pulci, negozi vintage o dell’usato. Trovate le riviste più interessanti (possibilmente degli anni ’50 e ’60), gli ingranaggi della mente iniziano a muoversi e così le forbici vagano alla ricerca del soggetto preferito. Nella testa di e.l.o. inizia a comporsi una storia da raccontare, un messaggio da recapitare. Per completare la narrazione servono ancora degli elementi: acrilici opachi, macchina da scrivere, carta e cartoncini di vari colori.

Il collage può essere applicato ad una tela, mentre in altri casi può essere inserito in una cornice, anch’essa vintage e in linea con il tema o il personaggio scelto.

e.l.o., “Fish and clean”, collage e pittura su cartone, febbraio 2020

Sognare è facile. Forbici, colla, fantasia e voglia di raccontare è tutto ciò che ti serve!

E ricorda, ogni opera e.l.o. è accompagnata dalla sua storia e dalla ricerca bibliografica effettuata con i riferimenti alle riviste utilizzate per comporre il collage.

PS. e.l.o.artdesign è su Instagram (puoi visitare la sua pagina e chiedere informazioni per un’opera personalizzata!).

E tu, di che “segno” sei?

L’importanza del segno e la qualità materica del gesto hanno da sempre affascinato artisti di ogni epoca e provenienza.

Ogni oggetto, infatti, che sia naturale o artificiale, lascia una traccia diversa. Può essere un’impronta, data da una pressione fisica, o può essere una traccia, lasciata da una gestualità a suo modo “artistica”.

È dunque fondamentale che sin dall’infanzia i bambini imparino a famigliarizzare con diverse tipologie di oggetti, che possono fungere da elementi “artistici”.

Cerchiamo quindi di andare oltre “pennello e tela”, per sperimentare con i materiali più diversificati, ciascuno con caratteristiche materiche diverse. Spugnette, legni, foglie, e tutto ciò che possa lasciare un “segno”, ma sempre diverso e unico. Solo in questo modo unicità e arte potranno dare luogo ad un’opera, ma, ancor più importante, ad un “processo” artistico interessante.

Disegnare il Sole

Sentendo queste parole è inevitabile pensare a lui, il grande maestro di tutti gli artisti, atelieristi e designers, Bruno Munari.

Proviamo a pensare in quanti modi sia possibile vedere il Sole, infiniti: nitidamente, come una palla infuocata, coperto da una nuvola, rosato durante l’alba e dai toni arancioni durante il tramonto. 

Durante un ciclo di quattro incontri, progettato per i bambini della sezione primavera (2-3 anni), abbiamo affrontato il tema della Natura, sia dal punto di vita tattile che artistico. Tra colori, suoni ed elementi della natura, come non parlare anche di lui, del nostro amico Sole? 

Ogni bambino ha potuto interpretare il proprio Sole, esprimendo la propria sensazione rispetto ad esso, in rapporto all’esperienza visiva, tattile e uditiva svolta. 

Atelier EmozionARTI

Per approfondimenti: Bruno Munari, “Disegnare il sole”, Corraini Edizioni, 2004