Attività Artistiche: Qual è l’età giusta?

l’arte, in tutte le sue forme, è una pratica fondamentale nello sviluppo del bambino, perché coinvolge tutti i sensi, incrementa le competenze cognitive, emozionali, sociali, favorendo principalmente l’espressione di sé e la interazione con l’altro.

Ogni Bambino è diverso e è fondamentale rispettarlo nel suo percorso di crescita e esplorazione; difatti, non tutti i bambini sono interessati all’arte e ai materiali artistici e non tutti i bambini, se pur padroneggiando al meglio i materiali artistici, diventeranno da adulti abili pittori. 

Sicuramente, chi più chi meno, tutti i bambini potranno beneficiare degli stimoli importantissimi che le arti creative possono dare, per incrementare l’interazione col mondo esterno, la consapevolezza di sé, e soprattutto stimolare le competenze fino-motorie.

Ecco perché credo sia importante avvicinare i nostri bambini (anche di età inferiore ai 12 mesi) ai materiali artistici, ricordando sempre di  apportare alcuni accorgimenti in base alle capacità motorie del bambino.

Dai 12 ai 18 mesi

In questa prima fascia d’età, il bambino impara a manipolare oggetti piccoli con maggiore coordinazione, pian piano passa con tutta la mano (presa palmare) a poter impugnare in modo più sicuro e preciso oggetti come pennelli, pastelli a cera, pennarelli, ecc.. 
Inizialmente il bambino sperimenta i materiali: tocca con le dita, assaggia il colore (importante che siano colori atossici adatti all’età del bambino), sperimenta la consistenza dell’acqua e stende con le mani il colore. 
Solo successivamente, con ampi movimenti dell’intero braccio, inizierà a produrre un personale elaborato, manifestando lentamente comprensione dello spazio. 
Verso i 15 mesi possiamo iniziare a proporre la pittura come attività strutturata, ad esempio realizzando delle aree dove mettere un colore preciso, ma senza forzare, guidandolo, ma lasciando spazio alla fantasia dei bambino.

Dai 18-24 mesi

Crescendo il bambino migliora nel manipolare e afferrare piccoli oggetti, e nella coordinazione oculo-manuale; il bambino può iniziare a dimostrare preferenza nell’uso di una mano, mentre prima tendeva ad usare entrambe le mani, indifferentemente. 
Riesce a tenere bene in mano un pennello o una pennarello, col pollice e due dita, fa scarabocchi circolari, punti, linee e può riprodurre linee verticali e forme a V.
Si può iniziare a proporre l’acquarello e l’utilizzo della colla per un lavoretti di collage con l’aiuto di un adulto. 

Dai 24-30 mesi

Migliorando nettamente la presa, il bambino disegna sempre più consapevolmente cerchi, punti e linee, muovendo gli strumenti su e giù, da una parte all’altra, e disegna con movimenti del polso piuttosto che con l’intero braccio. 
In questa fase, l’esplorazione dei materiali e delle tecniche artistiche come disegno e pittura hanno un doppio ruolo: di conoscenza del mondo ed espressione di sé.

Il bambino girino

Dai 30-36 mesi

Intorno i tre anni il bambino partecipa attivamente alle attività grafico-espressive e, in generale, a tutte le attività di manipolazione.
il bambino ha una buona padronanza degli strumenti grafici e riesce a riprodurre cerchi, V, H, T, croci.
Dai tre anni inizia a far capolino sul proprio elaborato la prima rappresentazione di sé: “il bambino girino”, rappresentato con testa e alcune parti del corpo.
Spesso Il bambino è portato a riempire tutto il foglio con immagini a cui da un nome, inoltre, è in grado di riconoscere i colori primari e colorare riquadri.

Atelier EmozionARTI